Una Domenica in agriturismo

Anche questo fine settimana è arrivato a spezzare il tran tran dei giorni che l’hanno preceduto. Anch’esso è febbrile, allora si cerca di organizzarlo al meglio, sperando di potersi rilassare un pò. Non è facile organizzarsi perché si devono associare i pensieri, i desideri che attraversano le teste delle persone con cui si vive. Il più delle volte tra le varie iniziative e proposte non si riesce a concludere nulla.   

Poi capita che di tanto qualcuno pensa a te con un invito,

allora ti è stato risolto gran parte del problema , ti trovi di fronte alla sola scelta di prendere o lasciare? Il più delle volte si accetta con grande piacere. Questo fine settimana un caro amico di famiglia per festeggiare i suoi anta ha invitato me e la mia famiglia a pranzo in un agriturismo. Il più contento è stato mio figlio, in quanto il posto non era lui sconosciuto per cui si sentiva a proprio agio. Può giocare, o meglio correre negli ampi spazi, infatti mi ha chiesto di indossare delle scarpe vecchissime chissà perché, poi lui sente proprio il bisogno di stare a contatto con la natura e con gli animali che ama tanto. Il piccolo ancora per poco, nei ristoranti senza spazi esterni si sente un po’ ingessato e se proprio vogliamo scriverla tutta la verità, lui è poco interessato a mangiare. Al contrario per noi donne accomodarci intorno ad una tavola imbandita ed essere pure ogni tanto servite rappresenta una immensa gioia,  c’è qualcuno che  ha il coraggio di dire che noi donne non ci accontentiamo mai.

La sola perplessità quando si ricevono gli inviti per luoghi come cascine, agriturismi in alcuni periodi dell’anno restano le previsioni metereologiche.

Una bella giornata di sole, quanto meno senza pioggia rafforza il successo della stessa, la fortuna sembra stare dalla parte nostra, ma soprattutto del festeggiato, stamattina quando mi sono svegliata e mi sono affacciata al balcone il cielo era nitido con un sole che piano piano si affacciava. Allora non si può far altro che ringraziare Dio per questa splendida giornata donata nel mese di novembre. L’agriturismo non dista tanto da casa mia, esso si trova ad Arola una frazione del comune di Vico Equense (provincia di Napoli), per noi che abitiamo in Penisola Sorrentina abbiamo tre possibilità o meglio tre alternative per raggiungere il posto (personalmente conosco queste). La prima è una strada di campagna e si chiama Lavinola, da Seiano sempre una frazione di Vico Equense, e dal centro di Vico Equense ideale per chi viaggia da Napoli. Noi optiamo per la prima, strada fattibile con ottime condizioni metereologiche, perché queste ultime se sono un po’ avverse e non si è particolarmente bravi alla guida è decisamente sconsigliabile. Pensate questa strada porta fino monte Faito, maestoso polmone verde che si affaccia sulle nostre costiere più belle.

Percorrendo le strada di Lavinola,  

ripenso alla mia infanzia, quando nello stesso periodo assieme a mio padre, andavano alla ricerca delle “pellicce” o meglio del muschio per fare il presepe, e poi con i cugini  nella maestosa montagna ci divertivamo a fare l’eco.. Con solo dieci minuti di ritardo possiamo dire che stiamo raggiungendo la puntualità, arriviamo nell’agriturismo, un antico casolare dove si respira un’aria di tranquillità e per un po’  si sente quella piacevole sensazione di abbandono dovuta alla pace del posto.

Accolti in modo caloroso dai proprietari ci accomodiamo in un ambiente rustico e confortevole. Abbiamo preso posto a tavola ed abbiamo iniziato a mangiare.

Il festeggiato per quanto riguarda le pietanze ha lasciato fare al padrone di casa. Quando si pranza in agriturismo sembra stare a casa, assaporare quei sapori genuini di una volta, infatti la politica di queste aziende agricole è quello di offrire tutte pietanze semplici ma gustose ricavate dalla loro produzione. Sono state servite varie piatti, partendo da un ricco antipasto, di seguito un bel trittico di pasta fresca fatta sempre da loro, non poteva mancare la regina della tavola una buona bistecca a sangue. Ma la vera sorpresa almeno per me sono stati i fagioli con la trippa, cotti in una casseruola di coccio che ha esaltato ancora di più il sapore degli ingredienti stessi.

Le ore trascorse in compagnia sono state molto piacevoli, il sole cala e l’aria diventa più fresca,

lasciamo questo posto meraviglioso con la promessa di ritornarci quanto prima, a suggellare questa splendida giornata è stato un tramonto mozzafiato sulla nostra splendida Penisola.